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1 minute Martini Manna
Le Sezioni Unite si pronunciano sul reato di accesso abusivo a sistema informatico
Le Sezioni Unite penali della Corte di Cassazione, con sentenza n. 4694 del 7 febbraio scorso, si sono pronunciate sul reato di accesso abusivo ad un sistema informatico (art. 615-ter c.p.) per dirimere la questione giurisprudenziale sorta sul fatto che il reato sussista o meno qualora l’accesso abusivo sia posto in essere “da soggetto abilitato ma per scopi o finalità estranei a quelli per i quali la facoltà di accesso gli è stata attribuita“.
La Commissione Europea in favore dell’abrogazione dell’art. 68 co. 1bis CPI
Abbiamo scritto ieri su questo blog dell’abolizione dell’art. 68 co. 1bis del Codice della Proprietà Intellettuale (“CPI”) ad opera del D.L. 1/12 sulle liberalizzazioni approvato lo scorso 24 gennaio (“DL Liberalizzazioni”).
Il decreto legge sulle liberalizzazioni modifica l’art. 68 co. 1bis del Codice della Proprietà Intellettuale: una mossa a favore dei farmaci generici?
Il decreto legge n. 1 del 2012 sulle liberalizzazioni (“DL Liberalizzazioni”), pubblicato lo scorso 24 gennaio, ha inaspettatamente messo mano anche all’art. 68 co. 1 bis recentemente introdotto nel Codice della Proprietà Intellettuale (“CPI”) dal D. Lgs. 131/2010: l’art. 83 del DL Liberalizzazioni prevede infatti che tale norma sia soppressa.
La legge sul design rischia un’altra (ennesima) modifica
E’ ancora guerra in Italia sulla normativa sul design, che vede dichiaratamente contrapposti da un lato i titolari dei diritti d’autore sui grandi classici del design, e dall’altro un distretto – sostanzialmente toscano – di copiatori che, ritenendosi in passato legittimati a produrre copie dei prodotti di classic design, ora che la legge chiaramente vieta loro tale attività vorrebbero prolungare di altri 10 anni il periodo (5 anni) già concesso loro per convertire la produzione e smaltire le scorte, e vorrebbero inoltre prolungarlo retroattivamente, essendo tale periodo scaduto nel 2006.
L’AGCM sanziona Pfizer per strategia escludente nei confronti dei generici
L’istruttoria avviata il 26 ottobre 2010 dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) contro l’azienda farmaceutica Pfizer, per abuso di posizione dominante in relazione ai sui brevetti sul principio attivo “latanoprost” a discapito dei corrispondenti farmaci generici, si è conclusa lo scorso 17 gennaio con la comminazione a Pfizer di una sanzione di 10,6 milioni di euro.
Sono in vendita i nuovi Generic Top Level Domains
A partire da ieri e fino al 29 marzo sarà possibile acquistare dall’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, www.icann.org) i nuovi Top Level Domains generici individuati dalla fantasia del registrante, che andranno ad affiancarsi ai tradizionali .com, .it, .eu, org, .net etc.
Il Tribunale di Roma ribadisce: nessun obbligo di sorveglianza in capo agli Internet Service Providers
Con ordinanza cautelare emessa lo scorso 16 dicembre nel procedimento civile R.G. n. 40724/2011, la sezione specializzata in proprietà intellettuale del Tribunale di Roma è tornata sul tema della responsabilità degli internet service providers (“ISP”, di cui abbiamo parlato spesso in questo blog, tra l’altro qui).
Il Tribunale di Venezia ordina un maxi risarcimento per contraffazione di brevetti
Il Tribunale di Venezia ha recentemente emanato una sentenza (n. 2477/2011) in tema di contraffazione di brevetti che appare significativa per quanto attiene al risarcimento del danno.
L’Italia aderisce alla Corte europea dei brevetti
L’Italia, rivedendo la sua iniziale decisione in materia, ha recentemente acconsentito a partecipare alla costituzione della Corte europea dei brevetti, che mira a creare un sistema giurisdizionale unico per la soluzione delle controversie relative ai brevetti europei e ai c.d. brevetti comunitari in via di istituzione.
La CGUE si pronuncia sul blocco delle merci contraffattorie in transito nell’Unione
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE), con sentenza odierna nelle cause riunite C-446/09 e C-495/09, ha precisato le condizioni per il blocco, da parte delle autorità doganali degli Stati membri della UE, di merci provenienti da Stati terzi e diretti ad altri Stati terzi, ma in transito o immagazzinate in un deposito doganale nella UE e costituenti violazione di diritti di proprietà intellettuale tutelati nella UE medesima
la CGUE sulla tutela autoristica del ritratto fotografico
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) si è pronunciata oggi in materia di tutela dei diritti d’autore del fotografo sul ritratto fotografico, in un caso (C-145/10) per la verità peculiare in cui il fotografo lamentava la lesione dei suoi diritti ad opera dei mass-media che avevano diramato sue fotografie per ritrovare la persona in esse ritratta dopo la sua scomparsa.
La Corte Suprema esclude la responsabilità del direttore de “L’Espresso” online per i post diffamatori degli utenti
La Cassazione penale ha recentemente emanato una sentenza (n. 44126/11) in materia di diffamazione online, relativa in particolare alla sussistenza o meno di una responsabilità penale in capo al direttore responsabile di una testata online (L’Espresso) per il carattere diffamatorio di un post pubblicato da un utente finale.
La Corte di Giustizia UE si pronuncia sui CPC di combinazione e rifiuta l’infringement test
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) si è pronunciata ieri sul certificato protettivo complementare (CPC) per i medicinali composti da più principi attivi nella causa C-322/10.
E’ arrivato il regolamento europeo sull’etichettatura degli alimenti
Lo scorso 22 novembre è stato pubblicato il Regolamento CE n. 1169/2011 sulle etichette alimentari, che stabilisce le informazioni obbligatorie da indicare nelle etichette e confezioni dei cibi ai fini di “ottenere un elevato livello di tutela della salute dei consumatori e assicurare il loro diritto all’informazione“.
La CGUE vieta l’imposizione di sistemi di filtraggio agli Internet Service Providers
Con sentenza emessa oggi nella causa C-70/10, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) è tornata sul tema della responsabilità degli Internet Service Providers (ISP) affermando che è incompatibile con il diritto dell’Unione l’ingiunzione di un giudice nazionale che imponga ad un fornitore di accesso ad Internet di predisporre un sistema di filtraggio per prevenire gli scaricamenti illegali di file.
Dissequestrati i siti contenenti il marchio “Moncler”
Ha fatto molto discutere il provvedimento del 29 settembre scorso con il quale il GIP della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Padova aveva disposto il sequestro di 493 siti web retenuti colpevoli di violare il marchio “Moncler”.
Arriva la tanto attesa decisione della Corte di Giustizia UE sui disegni e modelli registrati
E’ arrivata lo scorso 20 ottobre la tanto attesa sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) in materia di disegni e modelli registrati, nella vertenza (C‑281/10 P) relativa al disegno comunitario ritraente un gettone “pog” (gioco per bambini spesso regalato a fini promozionali) registrato dalla PepsiCo Inc. avanti all’Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato interno (UAMI).
La Corte di Giustizia UE sulla violazione dei diritti della personalità via internet
Con sentenza odierna, la Corte di Giustizia UE (CGUE) si è pronunciata, nelle cause riunite C-509/09 e C-161/10, in materia di lesione dei diritti della personalità via internet, indicando davanti a quale tribunale debba agire il soggetto i cui diritti sono stati lesi per ottenere il risarcimento del danno.
La CGUE si pronuncia contro la brevettazione dell’uso di embrioni umani
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) ha pubblicato ieri una sentenza in tema di brevetti e cellule staminali che ha già fatto molto parlare di sè. La decisione è stata emanata nella causa C-34/10 che vedeva contrapposti Greenpeace al sig. Oliver Brüstle, titolare di un brevetto relativo a cellule progenitrici neurali isolate e depurate, ricavate da cellule staminali embrionali umane, utilizzate per curare le malattie neurologiche (in particolare il morbo di Parkinson).
I limiti alle vendite online violano le norme sulla concorrenza, dice la Corte
Con sentenza del 13 ottobre scorso nel caso C-439/09, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) ha affermato che il divieto contrattuale della rivendita di determinati prodotti via internet costituisce una restrizione della concorrenza per oggetto ex art. 101 TFUE se “a seguito di un esame individuale e concreto del tenore e dell’obiettivo della clausola contrattuale in parola nonchè del contesto giuridico ed economico in cui si colloca, risulta che, alla luce dei prodotti di cui trattasi, tale clausola non è oggettivamente giustificata“.