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L’EMA adotta una nuova policy sulla pubblicazione dei dati sugli studi clinici: diritti di proprietà intellettuale a rischio?
Lo scorso 2 ottobre, l’European Medicines Agency (“EMA”) ha adottato la propria nuova policy per la pubblicazione dei dati sugli studi clinici relativi a medicinali per uso umano. Oggetto della policy, che entrerà in vigore l’1 gennaio 2015, sono in particolare i clinical reports presentati all’EMA dalle aziende farmaceutiche richiedenti autorizzazioni all’immissione in commercio (“AIC”) mediante procedura centralizzata.
I limiti della procedura Agcom a tutela del diritto d’autore online: archiviato il procedimento promosso da Sky Italia per la violazione dei diritti d’autore su “Gomorra – La Serie”
Si è concluso con un provvedimento di archiviazione un recente procedimento ai sensi del nuovo Regolamento Agcom per la tutela dei diritti d’autore in Internet promosso su istanza di Sky Italia a difesa dei propri diritti sulla serie TV Gomorra.
Il mero distributore può agire a tutela del brevetto? La Cassazione dice di sì
Anche il mero distributore del prodotto brevettato ha legittimazione ad agire in giudizio per la contraffazione del brevetto: così ha deciso la Cassazione con la sentenza n. 15350/2014 pubblicata lo scorso luglio, intervenendo su una questione dibattuta da anni in dottrina e giurisprudenza.
Newsletter informativa ed email promozionali: due attività ben distinte secondo il Garante della privacy
Con il provvedimento n. 427 del 25 settembre scorso, il Garante per la Privacy ha precisato alcuni importanti punti in tema di trattamento dei dati personali, fornendo chiarimenti utili per tutte le aziende impegnate nel marketing diretto.
Internet of Things, dati personali e Garanti Europei: nessuna novità clamorosa, ma un utile riepilogo
Ha avuto una certa risonanza l’adozione da parte del Gruppo di Lavoro ex Articolo 29, lo scorso settembre, di un Parere in materia di Internet of Things e protezione dei dati personali dal punto di vista del diritto comunitario.
La campagna “Latin Lover” di Chanel non viola il marchio “Latin Lover”, dice il Tribunale di Milano
Il Tribunale di Milano, Sezione Specializzata in Materia di Impresa “A”, si è recentemente pronunciato in una controversia che vedeva convenuta Chanel in relazione alla sua campagna pubblicitaria “Latin Lover” del 2010 (sent. n. 11375/2014 del 29 settembre 2014).
Responsabilità dell’ISP: Yahoo! vince il secondo round contro R.T.I.
A distanza di tre anni (quasi) esatti da una famosa pronuncia milanese di inibitoria e condanna al risarcimento dei danni contro Yahoo! Italia per la diffusione non autorizzata di contenuti video in violazione dei diritti d’autore di R.T.I., il braccio televisivo del gruppo Mediaset – sentenza di cui avevamo parlato a suo tempo in questo articolo – lo stesso Tribunale, tornato a giudicare nella stessa materia e tra le stesse parti, ha emesso un verdetto di segno opposto, assegnando questa volta la vittoria a Yahoo!
Confezioni distintive, concorrenza per agganciamento e risarcimento del danno: Trib. Mi, sent. 11010/2014
Il Tribunale di Milano, Sezione Specializzata in Materia di impresa, ha di recente depositato una pronuncia di un qualche interesse in tema di concorrenza sleale e relativa responsabilità risarcitoria.
La sedia per bambini Stokke non è registrabile come marchio tridimensionale, dice la CGUE
Con sentenza del 18 settembre in C-205/13, la Corte di Giustizia UE (“CGUE”) è tornata sul tema.
Certificati protettivi complementari: il Tribunale di Milano in Sanofi v. Teva “replica” la sentenza della CGUE nel caso Actavis
Con sentenza n. 9855/14 pubblicata lo scorso 1 agosto, la Sezione Specializzata in Materia di Impresa “A” del Tribunale di Milano ha deciso il procedimento avviato da Sanofi contro Teva per contraffazione del Certificato Protettivo Complementare UB99P653 (“CPC ‘653”), detenuto da Sanofi sul proprio farmaco CoAprovel a base di irbesartan + idroclorotiazide e asseritamente violato dal relativo farmaco generico di Teva.
La Corte di Giustizia UE sulle biblioteche e il diritto di digitalizzare libri
Con sentenza dello scorso 11 settembre, la Corte di Giustizia ha dichiarato che gli Stati membri possono autorizzare le biblioteche a digitalizzare determinati libri della loro collezione al fine di proporli su posti di lettura elettronica anche senza il consenso dei titolari dei diritti.
L’antitrust francese decide sulle capsule compatibili con Nespresso
Lo scorso 4 settembre l’autorità antitrust francese ha emesso la propria decisione (reperibile qui) nel procedimento avviato contro Nespresso, per pratiche escludenti asseritamente poste in essere da Nespresso nei confronti dei concorrenti produttori di capsule compatibili con le sue macchine per il caffè.
Ancora rischi per il design (e per l’Italia)
La tutela autoristica dell’industrial design in Italia sembra essere di nuovo a rischio. Causa ne è una norma introdotta nel decreto c.d. “Sblocca Italia” in via di pubblicazione, che andrebbe a modificare per l’ennesima volta l’art. 239 del D. Lgs. 30/2005 (Codice della Proprietà Intellettuale, “CPI”), già schizofrenicamente emendato innumerevoli volte in passato: si vedano a riguardo i nostri post qui, qui, qui e qui.
Tutela dei marchi di forma: una vittoria parziale di Ferrero davanti al Tribunale di Milano
La Sezione specializzata in materia di impresa del Tribunale di Milano ha parzialmente accolto una domanda di sequestro e inibitoria presentata in via d’urgenza dalla nota azienda dolciaria Ferrero contro una sua concorrente, per violazione di marchi di forma (Ord. 11.8.2014, R. G. 19325/2014, G. D. Dr.ssa Giani).
L’uso imprudente di Facebook e di Internet può far licenziare un dipendente? Sì, secondo il Tribunale di Milano
Con ordinanza del 1 agosto 2014, il Giudice del Lavoro di Milano ha rigettato il ricorso di un dipendente licenziato dalla propria azienda per ragioni connesse all’uso di Facebook e di Internet sul luogo di lavoro (Trib. Milano, Sezione lavoro, R.G. n. 6847/2014, Dr.ssa Colosimo).
Il concetto di parodia e i suoi limiti: la recente interpretazione della Corte di Giustizia Europea
È stata pubblicata ieri un’interessante decisione della Corte di Giustizia Europea, interpellata dalla Corte d’Appello belga sulla natura, il significato e i limiti della nozione di “parodia” quale eccezione ai diritti esclusivi di riproduzione, distribuzione, comunicazione al pubblico di opere protette, eccezione di cui gli Stati membri hanno facoltà di disporre conformemente all’articolo 5 della Direttiva 2001/29/CE (Direttiva Infosoc) sull’armonizzazione di taluni aspetti del diritto d’autore e dei diritti connessi nella società dell’informazione. Secondo la direttiva, gli Stati membri possono, infatti, consentire che un’opera venga utilizzata a scopo di caricatura, parodia o “pastiche”, anche senza il consenso dell’autore.
La risarcibilità dei danni causati dall’illegittimo trattamento dei dati personali: la decisione della Corte di Cassazione
Con sentenza n. 15240, depositata il 3 luglio 2014, la Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione ha confermato che la lesione del diritto alla privacy è un illecito che dà luogo a responsabilità extra contrattuale ai sensi dell’art. 2043 c.c..