L’AGCM sanziona Mediamarket per 3,6 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette

L’autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM), con provvedimento del 18 ottobre 2022, ha sanzionato per 3,6 milioni di euro la società Mediamarket, che detiene e controlla il marchio Mediaworld, per pratiche commerciali scorrette connotate da profili di ingannevolezza e aggressività nei confronti dei consumatori.

La pratica contestata aveva ad oggetto la divulgazione in maniera ingannevole di alcune informazioni essenziali relative alle offerte di prodotti di tecnologia. In particolare, la società avrebbe pubblicizzato tali prodotti come in promozione senza specificare che essi venivano venduti esclusivamente insieme a prodotti o servizi accessori quali ad esempio pellicole protettive già applicate, software preinstallati, garanzie aggiuntive. Questi comportavano il pagamento di un prezzo superiore rispetto a quello pubblicizzato, che il consumatore tuttavia scopriva solo al momento del pagamento.

Secondo l’Autorità i comportamenti sopra descritti integrano anzitutto una pratica commerciale scorretta e, nella specie, ingannevole, ai sensi degli artt. 21 e 22 del Codice del Consumo, cioè idonea a indurre il consumatore in errore sulle caratteristiche e i costi del prodotto offerto, portandolo a prendere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso. In particolare, l’AGCM ha ritenuto che le summenzionate condotte di Mediamarket fossero idonee ad attrarre e indurre il consumatore all’adesione dell’offerta promozionale senza metterlo in condizione di effettuare una scelta informata e consapevole. Secondo l’AGCM, l’ingannevolezza della condotta si ritiene inoltre aggravata dal fatto che questa sia stata messa in atto in relazione alla commercializzazione di smartphone, Pc, Ipad, Playstation, Smart T, tutti dispositivi particolarmente desiderabili per il consumatore, che presentano un prezzo non irrisorio. Sottolinea, infatti, che “le vendite abbinate di accessori vengono realizzate e massificate proprio in occasione di dette promozioni, in cui l’effetto “aggancio” risulta particolarmente rilevante ed efficace”.

Non solo, l’AGCM ha altresì accertato la violazione del dovere di diligenza professionale di cui all’’articolo 20 del Codice del Consumo in quanto Mediamarket non avrebbe adottato, presso i propri punti vendita, tutte le misure necessarie per assicurare il completo rispetto delle regole di correttezza e di trasparenza delle informazioni promozionali in relazione ai prezzi applicati ai prodotti e alle condizioni di vendita degli stessi.

Infine, secondo l’Autorità le condotte sopra descritte presentano anche profili di aggressività, ai sensi degli articoli 24 e 25 del Codice del Consumo, che sanzionano le pratiche commerciali aggressive in quanto, mediante indebito condizionamento, viene limitata la libertà di scelta del consumatore, inducendolo ad assumere una decisione di natura commerciale (l’acquisto del prodotto forzosamente abbinato) che non avrebbe altrimenti preso. L’AGCM rileva che, sopraggiunta la fase di acquisto del prodotto, il consumatore ha già maturato una scelta e difficilmente rinuncerà all’acquisto, subendo di conseguenza qualsiasi decisione commerciale del professionista, inclusa quella di imporre l’acquisto del prodotto abbinato.

In conclusione, alla luce della gravità delle condotte accertate e del notevole danno arrecato ai consumatori, l’AGCM ha applicato alla società Mediamarket una sanzione di 3,6 milioni di euro, aumentandola di 600.000 euro rispetto alla sua determinazione iniziale alla luce di un precedente provvedimento sanzionatorio rivolto alla stessa sempre per violazione delle norme del Consumo.

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