Concorsi a premi: vietati premi in criptovalute, ammessi gli oggetti digitali unici
Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), a gennaio 2023, ha rilasciato delle nuove linee guida sui concorsi a premi che precisano che:
a) non sono ammessi premi in criptovalute, poiché considerati a tutti gli effetti equiparabili ai premi in denaro, vietati dalla normativa applicabile (DPR 430/01);
a) sono ammessi invece i premi consistenti in “oggetti digitali unici, realizzati anche utilizzando la tecnologia della blockchain, quali gli NFT o altri con caratteristiche simili”.
Questi ultimi, infatti, precisa il MISE, rappresentano beni immateriali suscettibili di valutazione economica e soggetti ad imposizione fiscale, tanto al momento della emissione, quanto durante la circolazione sul mercato. Da qui la possibilità di offrirli in premio, in linea con la normativa vigente.