Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB): si parte!
Oggi 1° giugno 2023 entra in vigore l’Accordo internazionale sul Tribunale Unificato dei Brevetti (Decisione Consiglio EU n. 2013/175/UE). I giudici togati della Corte di primo grado e tutti i giudici tecnici presteranno oggi giuramento a Parigi, mentre i giudici togati della Corte di appello presteranno giuramento il 5 giugno in Lussemburgo.
17 sono i paesi che hanno già ratificato l’Accordo (e saliranno a 24) ovvero Austria, Francia, Portogallo, Lituania, Belgio, Lussemburgo Svezia, Estonia, Bulgaria, Malta, Finlandia, Lettonia, Danimarca, Paesi Bassi, Italia, Slovenia, Germania. Sono 3 invece i Paesi che non hanno aderito, ovvero Polonia, Spagna e Croazia.
Cos’è il Brevetto Unitario?
Il brevetto europeo con effetto unitario è un nuovo titolo brevettuale che avrà validità unitaria in tutti i Paesi aderenti, attraverso il pagamento di un'unica tassa di concessione e rinnovo, e sarà rilasciato dall'Ufficio Europeo dei brevetti (EPO). Il deposito e l’esame della domanda, redatta in una lingua a scelta tra inglese, francese o tedesco, avverranno tramite le stesse procedure necessarie per il brevetto europeo, fino alla concessione. Entro un mese dalla concessione del brevetto europeo, il titolare potrà chiedere che esso abbia effetto unitario.
Il brevetto unitario può essere concesso, limitato, ceduto, dichiarato nullo o decaduto soltanto come titolo unitario. Esso non si sostituirà ma si affiancherà alla tutela brevettuale oggi esistente a livello nazionale (in Italia presso l’UIBM) e a livello europeo (presso l’EPO).
Cos’è l’opt-out?
Il 1° marzo 2023 è iniziato il periodo di sunrise, durante il quale gli aventi diritto possono richiedere l’esclusione dei loro singoli brevetti e certificati protettivi complementari dalla competenza del TUB (“opt-out”). L’opt-out è previsto solo per un periodo transitorio di 7 anni dall’entrata in vigore dell’Accordo TUB (eventualmente prorogabile di altri 7 anni).
Cosa è il Tribunale unificato dei brevetti (TUB)?
Il TUB è una nuova corte internazionale in materia brevettuale che avrà giurisdizione, nei Paesi che hanno ratificato l’Accordo, sui brevetti con effetto unitario nonché sui brevetti europei tradizionali non “opted out”.
Il Tribunale avrà competenza in materia di azioni di contraffazione e validità, azioni di risarcimento e richieste di misure e ingiunzioni provvisorie e cautelari.
Il nuovo Tribunale si articola, quanto alla Corte di primo grado, in una Divisione Centrale, con sedi a Parigi, Monaco e Milano (in sostituzione dell’originaria sede di Londra, eliminata con la Brexit), nonché in Divisioni Locali e Regionali. In Italia la Divisione Locale ha sede a Milano. C’è poi una Corte d’Appello con sede in Lussemburgo.
La sede di Milano della Divisione Centrale diverrà operativa a partire dal 1° giugno 2024. Per tale ragione, al momento le competenze che originariamente erano di Londra verranno suddivise fra le altre due sedi ed in particolare Parigi avrà competenza per i brevetti della sezione (A) “Human necessities” (categoria che comprende il settore agroalimentare, abbigliamento, gioielleria e articoli sanitari) mentre Monaco per i brevetti della sezione (C) “Chemistry e Metallurgy”.
Non è ancora certa la competenza che avrà Milano ma è probabile che ad essa saranno affidate le controversie sui brevetti della sezione A con l’esclusione dei certificati protettivi complementari (titoli che permettono di prolungare la durata di un brevetto per recuperare il tempo assorbito dalla procedura autorizzativa per l’immissione in commercio del farmaco).
Il Governo italiano ha dichiarato di essersi adoperato affinché la decisione sulla spartizione delle competenze sia soggetta a revisione nel 2026, in modo da verificare nel frattempo il funzionamento della ripartizione e di correggerne eventuali squilibri.