L'AGCM sanziona Balocco e le società di Chiara Ferragni per pratiche commerciali scorrette

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato le società Fenice S.r.l. e TBS Crew S.r.l., che gestiscono i marchi e i diritti relativi alla personalità e all’identità personale della nota influencer Chiara Ferragni, e Balocco S.p.A., per integrata violazione del dovere di diligenza professionale ai sensi dell’articolo 20 del Codice del Consumo e commissione di pratica commerciale scorretta, connotata da elementi di ingannevolezza, ai sensi degli articoli 21 e 22 del Codice del Consumo.

Il procedimento si è basato sull’ingannevolezza delle modalità con cui sono state diffuse le informazioni in merito all’iniziativa del 2022 di Balocco denominata “Pandoro Pink Christmas”, relativa alla realizzazione di un Pandoro creato su licenza Chiara Ferragni Brand, nell’ambito di una collaborazione tra la Balocco e la Signora Ferragni. In particolare, è stato rilevato come il comunicato stampa che la Balocco ha emanato a novembre 2022, e le informazioni diffuse attraverso il packaging del pandoro a cui era allegata l’indicazione “Chiara Ferragni e Balocco sostengono l’Ospedale Regina Margherita di Torino, finanziando l’acquisto di un nuovo macchinario che permetterà di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing”, nonché le indicazioni contenute nei post, i repost e nelle stories pubblicate da Chiara Ferragni sui suoi canali social, lasciavano intendere ai consumatori che acquistando il “Pandoro Pink Christmas” avrebbero contribuito al reperimento dei fondi utili al finanziamento destinato all’Ospedale Regina Margherita di Torino. In realtà, nel corso dell’istruttoria è emerso che l’iniziativa benefica era nata all’interno della società Balocco, che l’ha solo successivamente condivisa con Chiara Ferragni. In effetti, in base al contratto di licenza di marchio stipulato con la società Fenice l’11 novembre 2021 al fine di disciplinare parte dei rapporti relativi all’iniziativa di cui trattasi, solamente Balocco era tenuta a fare una donazione di 50.000 euro a favore dell’Ospedale Regina Margherita di Torino, cosa che è nei fatti avvenuta il 2 maggio 2022 e, quindi, prima ancora che iniziassero le vendite del Pandoro “griffato”.

Nonostante ciò, sia la società Balocco che le società collegate a Chiara Ferragni hanno pubblicizzato l’iniziativa in modo ingannevole. In particolare, tramite  il comunicato stampa diffuso per presentare l’iniziativa, il cartiglio posto sulla confezione del prodotto, i post, repost e stories realizzati dalla Signora Ferragni per pubblicizzare il suddetto pandoro, nonché il ruolo di Chiara Ferragni nell’ambito dell’iniziativa, le parti hanno fornito al pubblico una rappresentazione scorretta - e contraria all’obbligo di diligenza professionale - dell’iniziativa benefica relativa al reperimento dei fondi per finanziare l’acquisto di un nuovo macchinario per l’Ospedale Regina Margherita, lasciando così intendere, contrariamente al vero, che acquistando il Pandoro griffato (ad un prezzo peraltro molto superiore rispetto al Pandoro Balocco “tradizionale”) il consumatore avrebbe potuto contribuire all’iniziativa. Questa condotta è stata scorretta dall’AGCM ai sensi degli articoli 20, comma 2, 21 e 22 del Codice del consumo. L’AGCM ha altresì rilevato come Chiara Ferragni si sia presentata ai suoi numerosissimi follower (circa 30 milioni) come co-ideatrice del progetto benefico, sostenitrice e attiva direttamente in detto progetto e nella donazione, cosa non vera che però ha contribuito a rafforzare la propria immagine come sostenitrice di progetti benefici.

Per quanto sopra, l’Autorità ha sanzionato le società con una sanzione amministrativa pecuniaria rispettivamente per Balocco pari a 420.000 €, per Fenice S.r.l. pari a 400.000 € e per TBS Crew pari a 675.000 €. Le sanzioni sono state quantificate ai sensi dell’articolo 27, comma 9, del Codice del consumo, tenendo conto della gravità della violazione, dell’opera svolta dall’impresa per eliminare o attenuare l’infrazione, della personalità dell’agente, nonché delle condizioni economiche dell’impresa stessa. Con riferimento alla gravità della violazione, in particolare hanno rilevato le modalità di diffusione dei messaggi sul sito della Balocco e attraverso i canali social di Chiara Ferragni, idonee a raggiungere un numero considerevole di consumatori, e potendo incidere sensibilmente sulle scelte economiche facendo leva sulla particolare sensibilità di questi ultimi. Con riferimento invece alla dimensione economica dei professionisti, nel 2022 Balocco ha registrato ricavi superiori a 206 milioni di euro, mentre le due società di Chiara Ferragni hanno superato i 14 milioni di euro. Per quanto riguarda, infine, al pregiudizio economico dei consumatori, ha rilevato la spesa sostenuta da questi ultimi nel ritenere di contribuire alla donazione, e quantomeno il maggior prezzo pagato per l’acquisto del “Pandoro Pink Christmas” (€ 9,37, di media, contro i € 3,68 di quello tradizionale). 

Inoltre, per Balocco, si è tenuto conto della circostanza che la società ha comunque fatto la seppur modesta donazione all’Ospedale di Torino per l’acquisto del macchinario, e del fatto che essa ha subito perdite dall’iniziativa commerciale. Per Fenice, si è tenuto conto che essa ha sostanzialmente imposto sia il contenuto del comunicato stampa diffuso sull’iniziativa, che ha legato le vendite del Pandoro griffato alla donazione all’Ospedale, sia tutta la linea relativa alla comunicazione da tenere nei confronti dei media, dei consumatori, nonché di chiunque avesse chiesto chiarimenti in merito all’iniziativa. Per la società TBS Crew si è considerato che essa è risultata ideatrice dei post e delle stories in cui si enfatizzava falsamente che Chiara Ferragni era parte attiva nel progetto benefico di donazione.   

Chiara Ferragni ha già annunciato che le società ad essa collegate procederanno ad impugnare la decisione, ritenuta sproporzionata.

Per ulteriori approfondimenti in tema di pubblicità ingannevole e regole della pubblicità online si invita a visitare i nostri precedenti articoli qui (https://www.martinimanna.it/blog/agcm-e-la-pubblicita-occulta-tramite-social-network-il-caso-british-american-tobacco) e qui (https://www.martinimanna.it/blog/3q9og99jdxtrzuvhwc45ihmqcclvf8)

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