La Corte di Cassazione conferma la nullità del marchio “spaghetto quadrato”
Lo storico pastificio La Molisana ha proposto ricorso per Cassazione avverso la sentenza della Corte d’Appello di Roma del 16 maggio 2017, la quale, accogliendo la domanda dell’avversaria Barilla, aveva dichiarato la nullità del marchio “spaghetto quadrato”, registrato dalla ricorrente nel 2013.
Secondo la ricorrente la Corte d’Appello avrebbe erroneamente ritenuto che il marchio fosse stato ideato per contraddistinguere un prodotto nuovo, invece che quale espressione nuova per un alimento appartenente alla tradizione. Essa, inoltre, avrebbe erroneamente attribuito al linguaggio corrente l’espressione “spaghetto quadrato” per indicare i c.d. spaghetti alla chitarra e, infine, non avrebbe riconosciuto la capacità distintiva del marchio per effetto del suo uso sul mercato (“secondary meaning”).
La Corte di Cassazione, confermando quanto statuito dalla Corte territoriale, con sentenza n. 53 del 1° dicembre 2021 ha rigettato la domanda de La Molisana, ritenendo il marchio della ricorrente nullo poichè privo di elementi di novità e descrittivo di un prodotto, negando anche il riconoscimento del secondary meaning. La Suprema Corte ha infatti ricordato come il c.d. secondary meaning risulterebbe provato tutte le volte in cui un segno, originariamente privo di capacità distintiva perché generico, descrittivo o privo di originalità, si trovi ad acquistare dette capacità, in conseguenza del consolidarsi del suo uso sul mercato; capacità escluse nel caso di specie per l’esigua durata da parte della ricorrente del marchio in esame, pari a 14 mesi, e per la debolezza dello stesso perché «costituito da parole di uso comune ontologicamente collegate alla natura e alle caratteristiche del prodotto».