Euipo: impatto positivo per le PMI con assets IP registrati

In data 28 settembre 2022 l'Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale dell’Euipo ha pubblicato la terza edizione del “Quadro di valutazione delle PMI in materia di proprietà intellettuale” che fornisce dati aggiornati sulle PMI che proteggono la loro innovazione e creatività.

L'edizione 2022 dello studio condotto mostra che solo il 10% delle piccole e medie imprese (PMI) nell'UE possiede diritti di proprietà intellettuale registrati, come ad esempio marchi nazionali ed europei, disegni e brevetti. Tuttavia, tra queste, quasi tutte (ovvero il 93%) ha registrato un impatto positivo sulla loro attività.

In particolare, le PMI hanno menzionato il miglioramento della reputazione o dell'immagine dell'azienda (60 %), una migliore protezione degli assets IP (58 %) e migliori prospettive commerciali a lungo termine (48 %) grazie alla registrazione dei diritti di proprietà intellettuale. Ancora, un terzo delle PMI (36%) che possiedono diritti di proprietà intellettuale afferma di aver ottenuto un guadagno finanziario grazie ai diritti di proprietà intellettuale registrati.

Le ragioni della mancata registrazione da parte delle PMI sono diverse: dalla mancata conoscenza dei benefici della registrazione (35%), dalla percezione della poca innovatività del proprio bene intellettuale (20 %); da conoscenze insufficienti (19 %) o dalla mancanza dei requisiti di registrazione (19 %).

Lo studio ha inoltre mostrato che, tra le PMI che possiedono un diritto di proprietà intellettuale registrato, il 15% ha subito una violazione dei propri diritti, con conseguente perdita di fatturato e di reputazione. 9 su 10 di queste PMI hanno adottato misure per far valere i propri diritti di proprietà intellettuale.

Indietro
Indietro

Il Tribunale Ue sulla capacità distintiva del marchio-slogan

Avanti
Avanti

La Corte di Cassazione sulla tutela autoriale di articoli di bigiotteria