Nuova causa contro Apple, questa volta per il marchio iCloud

Altri problemi in arrivo per i marchi di Apple. Dopo la controversia sul marchio “App Store”, di cui abbiamo parlato qui in questo blog, è ora la volta di “iCloud”, nome dato alla nuova piattaforma Apple per il cloud computing annunciata lo scorso 6 giugno 2011 da Steve Jobs alla Worldwide Developer Conference (WWDC).

Ad agire contro Apple questa volta è la iCloud Communications LLC di Phoenix (Arizona), società attiva dal 2005 nel settore del cloud computing, che afferma di utilizzare dal 2005 i marchi denominativi e figurativi “iCloud” e “iCloud Communications” tra l’altro attraverso il sito www.geticloud.com. (…)

Nel proprio complaint, iCloud Communications rileva in particolare che Apple avrebbe richiesto agli uffici statunitense ed europeo la registrazione del marchio “iCloud” per servizi di telecomunicazioni identici a quelli offerti da iCloud Communications, oltre ad avere registrato il dominio icloud.com (che rimanda alla pagina www.apple.com/icloud) attraverso cui Apple pubblicizza i servizi in questione. In questo modo, dice l’attrice, data l’ampia eco che il lancio della piattaforma Apple ha avuto, il marchio “iCloud” viene ora già associato a Apple anzichè a iCloud Communications che pure da 6 anni investe su di esso.

iCloud Communications continua affermando che Apple sarebbe stata a conoscenza di violare i suoi diritti (o è stata “volutamente cieca“, dice il ricorso), e che del resto l’azienda di Cupertino non sarebbe nuova a queste violazioni, dai tempi in cui adottò come nome il marchio dei Beatles fino alle recenti dispute sui marchi iPhone, iPad, iAd registrati asseritamente in violazione di diritti di terzi. Così, dice iCloud Communications, il nuovo marchio adottato da Apple non sarebbe altro che un altro esempio della strategia “prima agisci, poi preoccupati delle conseguenze” che Apple adotterebbe in materia di marchi.

iCloud Communications afferma quindi di subire un danno irreparabile a causa dell’uso del proprio marchio da parte di Apple, il quale uso integrerebbe gli illeciti di contraffazione di marchio, falsa designazione di origine e concorrenza sleale. Per tale ragione, iCloud Communications chiede che sia inibito a Apple l’uso del marchio “iCloud” e che le sia ordinato di distruggere tutte le etichette, brochure etc. contenenti il marchio medesimo, nonché di pagare a iCloud Communications i danni da questa asseritamente sofferti a causa dell’illecito, calcolati sulla base degli utili realizzati da Apple, del profitto perso da iCloud Communications e della royalty che Apple avrebbe dovuto pagare se avesse ottenuto idonea licenza all’uso del marchio da parte di iCloud Communications.

Attendiamo ora la risposta di Apple, che sicuramente non tarderà a difendere le sue ragioni.

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