Yahoo! fa causa a Facebook per violazione di brevetti

E’ stato alla fine avviato il giudizio contro Facebook, Inc. da parte di Yahoo!, Inc.: come ventilato qualche settimana fa, il motore di ricerca è infatti passato alle vie legali, depositando presso la District Court di San José (Northern District of California) un ricorso per violazione di una decina di brevetti da parte del social network guidato da Mark Zuckerberg.

Nel proprio complaint, Yahoo! sostiene che la crescita e il successo di Facebook siano dovuti in larga parte all’uso illecito di tecnologie e innovazioni coperte da brevetti di titolarità della medesima Yahoo! Si fa riferimento, tra gli altri, a brevetti in materia di tutela della privacy, advertising, social networking e “customizzazione” dei contenuti da parte degli utenti. La ricorrente accusa peraltro il social network di commettere le denunciate violazioni in maniera deliberata e consapevole. (…)

Rilevanti le richieste risarcitorie avanzate dal motore di ricerca, che ritiene che la condanna di Facebook al pagamento di semplici royalties sarebbe insufficiente a compensarla della perdita di quota di mercato causata dall’approfittamento dei propri brevetti da parte di Facebook. In proposito, Yahoo! Inc. rileva che Facebook avrebbe accresciuto il proprio fatturato e le proprie quote di mercato grazie all’uso non autorizzato dei brevetti Yahoo!, senza dover sopportare i costi e i tempi che lo sviluppo di nuove tecnologie normalmente comporta: costi e tempi invece sopportati, a suo tempo, da Yahoo! Così, Yahoo! chiede i cd. “treble damages” (ovvero in sostanza la triplicazione dei danni da risarcire alla luce del comportamento asseritamente doloso di Facebook), oltre naturalmente all’ordine di cessare lo sfruttamento dei brevetti in oggetto.

Secondo quanto sottolineato dalla stampa di settore, la vicenda potrebbe avere implicazioni economiche rilevanti per i due player del mercato online. Nel caso di successo, Yahoo! potrebbe danneggiare seriamente l’imminente quotazione in borsa di Facebook, ottenendo d’altra parte nuove risorse per finanziare la propria ristrutturazione e tornare a essere maggiormente competitivo online. Se l’operazione dovesse invece rivelarsi fallimentare, Yahoo! subirebbe un ulteriore grave danno di immagine e confermerebbe di essere in difficoltà nell’immaginare un proprio futuro online. Dal canto suo, sempre stando alle notizie di stampa, per il momento Facebook ha semplicemente respinto le accuse dicendosi sorpreso della decisione di Yahoo!, visti anche i diversi tipi di collaborazioni commerciali in essere tra le parti.

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