Apre oggi il Bando di Regione Lombardia su contributi a fondo perduto per brevetti europei, europei unitari e internazionali
Dalle 15 di oggi fino al prossimo 28 settembre sarà possibile partecipare al Bando indetto da Regione Lombardia per l’aggiudicazione di contributi a fondo perduto per domande di brevetto europeo, europeo unitario e internazionale.
I soggetti cui è rivolto il Bando sono esclusivamente micro, piccole e medie imprese aventi sede legale, o anche operativa, in Lombardia che intendano procedere alla registrazione di brevetti europei, europei ad effetto unitario e/o internazionali relativi a invenzioni industriali, modelli di utilità, disegni o modelli, nuove varietà vegetali e topografie di semiconduttori che trovino applicazione nei seguenti settori industriali: aerospazio, agroalimentare, eco-industria, industrie creative e culturali, industria della salute, manifatturiero avanzato, mobilità sostenibile e smart cities & communities.
In caso di concessione, l’ammontare dei contributi sarà pari a € 6.000 per domanda di brevetto europeo, europeo unificato o internazionale e a € 12.000 per due o più domande; nel caso la beneficiaria sia una start-up innovativa gli importi ammonteranno rispettivamente a € 7.200 e € 14.400. I fondi complessivi stanziati dal bando ammontano a € 3.000.000.
Tali contributi copriranno il 50% delle spese considerate ammissibili dal Bando stesso, al netto di IVA e altre imposte. In particolare, vengono considerate spese ammissibili i costi sostenuti – a partire dal 14 giugno 2017 – per servizi di consulenza professionale legati alle domande di brevettazione, quelli per il loro deposito presso gli uffici competenti, quelli di traduzione previsti dal procedimento di brevettazione e le spese generali indirette sostenute per la gestione dell’iter brevettuale (fino ad un massimo del 10% della somma dei costi sostenuti per i servizi precedentemente indicati). Non sono considerati ammissibili invece le spese per la progettazione, lo sviluppo e la prototipazione dell’oggetto della privativa né le spese da sostenere per il mantenimento di quest’ultima.